Il grande Teatro surrealista!
Leonora, giovane e furba ereditiera, chiede al serio e impacciato professor Battilocchio di insegnare al suo piccolo nipote Carletto. Ma c’è un inghippo: Carletto è capricciosissimo e pretende un “maestro-bambino” al suo livello. Per non perdere la donna che ama, Battilocchio accetta di travestirsi da ragazzino e di trasferirsi nella sontuosa villa di Leonora. Ne scaturisce un’escalation di equivoci e situazioni grottesche: il “professore-bambino” viene scambiato per un vero moccioso, finisce coinvolto in rapimenti rocamboleschi, mentre Leonora e Battilocchio si corteggiano a colpi di battute fulminanti e colpi di scena continui. Il climax si raggiunge quando la verità sembra sul punto di esplodere: le identità contraffatte, i furti di lettere d’amore e le furibonde reazioni del personale di servizio rischiano di mandare tutto all’aria. Ma la mano sapiente di Campanile non tradisce mai il lettore/spettatore: grazie a un ultimo scambio di persona, i nodi vengono al pettine e si arriva a un lieto fine che ribalta ogni aspettativa, suggellando l’amore tra Leonora e Battilocchio con la leggerezza – ma non la leggerezza delle banalità – tipica del suo teatro. Campanile dimostra qui tutto il suo talento nel mescolare satira sociale, humour surreale e un’ironia tagliente che smaschera i vezzi dell’alta borghesia e i pregiudizi del mondo accademico, senza mai risparmiare i propri personaggi. Una commedia che, pur essendo insolita e a tratti “strampalata”, mostra un’intelligenza affilatissima e una capacità di sorprendere che – a quasi un secolo di distanza – continua a divertire e a far riflettere.
Largo Italo Stegher, 2
00053 Civitavecchia (RM)